IMPERFEZIONI DA OGGI IN TUTTI GLI STORE DIGITALI

Imperfezioni, primo album dei Rumori dal fondo, e’ stato registrato e mixato tra gennaio e settembre del 2006 in un piccolo garage allestito per l’occasione a studio di registrazione.

Questa NUOVA VERSIONE, finalmente disponibile nei principali store digitali, vede la tracklist leggermente modificata rispetto all’originale.

Imperfezioni 2011 Version contiene la prima versione in studio della canzone “Finte Vanità” e la bonus track “Funerale a Praga”, registrata e mixata da Massimiliano Galli nel 2008 per il tribute album “Dentro Questi Specchi” dedicato a Faust’O Rossi.

POTETE ACQUISTARLO A QUESTO LINK:

http://itunes.apple.com/it/album/imperfezioni-2011-version/id418135131?uo=4

PER I PIU’ CURIOSI: qui sotto trovate alcune recensioni risalenti al biennio 2007/2008

“Da Milano, i Rumori Dal Fondo, per aspirare a qualcosa di più. “Imperfezioni”, il loro disco autoprodotto in un garage, non ha nulla da invidiare a produzioni super acclamate e sponsorizzate. La band milanese esprime un rock dolce, spigoloso e malinconico che ti lascia con il fiato sospeso per le intere 12 tracce. La voce e le liriche di Massimiliano Galli ci parlano della ricerca della perfezione e del ritrovarsi nella giusta imperfezione e lo fanno con una pulizia espressiva unica. Canzoni come “Derive” , “Post-Atomic Melody” , ma anche “Forme di Fragile Egoismo” e “Traiettorie” esplorano sonorità che ricordano, rimandano, ai Radiohead, ai Marlene Kuntz, al cantautorato italico più fine (vedi Cesare Basile e Marco Parente) . Il tutto è ben retto da una forte componente strumentale a sostegno delle emozioni di ogni singola canzone, con le delicate e decise presenze di piano, synth, programmazioni e glockenspiel. Attendere solamente che qualcuno si accorga di questo progetto.”
Tratto da BEAUTIFUL FREAK MAGAZINE


“Jeff Buckley, accenni post-rock, vaghezze Radiohead prima maniera su basi sincopate. Di tutto un po’ in questo Imperfezioni dei milanesi Rumori dal fondo, in dosi consigliate e senza esagerare con nessuno degli ingredienti. Per dare il giusto appeal a un suono in bilico tra spigoli e narcosi, leggere accelerazioni e cambi di tempo, e ottenere dodici tracce chitarra, batteria, basso, synth capaci di solleticare l’immaginazione, richiamare qualche eroe locale – i Marlene Kuntz di Derive – e regalare tre quarti d’ora di musica sopra alla media.”
Tratto da SENTIREASCOLTARE


“Un ventennio di rock underground del Nord Italia, con tutto il suo sostrato di poetica tormentata, alla fine sortisce effetti come questo. I Rumori dal fondo sono figli della dorsale che da anni si muove tra La Crus e Afterhours passando per i Marlene Kuntz e arrivando ai momenti piu’ intimisti e meno fracassoni dei Verdena. Due cose sono sicure, la prima e’ che per questa musica in Italia, specie tra le nebbie del nord, ci sara’ sempre un pubblico, la seconda e’ che guardando la lista delle band alle quali i Rumori di Fondo hanno fatto da supporters, beh, loro sono meglio di molte di queste”
Tratto Da NOKIA TRENDS LAB


“In Italia sono davvero tanti i gruppi che suonano seguendo quello “stile” che spesso viene definito come “alternative rock”, band che sovente vengono schiacciate da scomode etichette appiccicate sopra per tristi comodità o infastiditi da azzardate somiglianze. I Rumori Dal Fondo sono una di queste. Un buon gruppo che tanti probabilmente avranno accostato ad Afterhours o Marlene Kuntz, solo per fare due nomi (i soliti) e non a caso. Ma i paragoni reggono poco, anzi risultano inutili anche perché in questo modo non li si aiuta certo a crescere, a farsi conoscere, a far sì che possano suonare e comporre liberi di fardelli. E allora forse è meglio scegliere la strada dell’autoproduzione e dell’autopromozione: il loro risultato in questi termini è davvero ottimo. Qui, in questo ‘Imperfezioni’ (scaricabile gratuitamente dal loro sito) ci sono undici canzoni di buon livello, che si fanno ascoltare bene subito, ma hanno bisogno di tempo per aprirsi completamente e rivelarsi all’ascoltatore. Il gruppo ci sa fare sin dall’inizio, suona bene e vengono a crearsi delle atmosfere ricercate e intense, accompagnate da una poetica crepuscolare non banale. Forse una maggiore spigliatezza in alcuni momenti e una estremizzazione di alcune parti gioverebbe però al lavoro. Sembrano troppo precisi, assomigliano a chi vuole stare in bella posa durante un uragano, senza provare la bellezza di venir trasportati da esso. Un lavoro in realtà con poche imperfezioni tecniche che sembra promettere bene sul futuro dei Rumori Dal Fondo, se solo imparassero a lasciarsi andare un po’ di più.”
Tratto da ROCKLAB


“Per questo sabato abbiamo piacevolmente ascoltato i Rumori dal Fondo, un gruppo emerso sullo scenario musicale underground milanese. Loro sono: Massimiliano Galli (voce), Mattia Pittella (batteria), Cristian Chierici (chitarre), Mauro Ranzato (basso), nell’attuale formazione del gruppo. In realtà, nel cd, accanto a Massimiliano e Mattia c’era il bassista Alessandro Virgulto; e quello che emerge da subito è che i Rumori dal Fondo sono bravi musicisti.
I loro pezzi sono arrangiati in modo preciso e sapiente, per una qualità degna di un cd di serie A, prodotto in casa discografica e distribuito in tutto il paese; invece, loro sono auto-prodotti, il cd è reperibile fin qui solo perché scaricabile dal sito della band, e la cosa, credetemi, stupisce! Stilisticamente, non completamente maturi, hanno spunti molto interessanti e pregevoli ancora da sviluppare: la componente malinconica e cupa, che è ovviamente pregnante e da cui dicono di essere stati ispirati, lascia, a parer mio, degli spiragli positivi e quasi solari, forse all’insaputa degli stessi autori.
La vanità, infatti, è solo finta e l’egoismo è fragile, la musica mi sembra addirittura essere coerente con questa apertura e non batte monotona su note depressive, ma, al contrario, si riscatta in tratti quasi allegri e coloriti. “Traiettorie”, a questo proposito, stupisce: su una musica bella e attiva, Massimiliano parla cantando di una via predefinita dalla quale si può, per fortuna, uscire sbandando; e poi “Come stai?” è un’accorata e dolce domanda rivolta ad un amico, ad una compagna o a tutto il mondo, nel sospeso e confuso tentativo di uscire dalla propria grigia individualità.
E’ un rock melodico, quello dei RDF, che sa di molte cose, pieno di echi e rimandi più o meno noti; tutto amalgamato con un personale gusto. Ne risulta un cd piacevole da ascoltare e bello da subito, con una bella voce e bei ritornelli; resta, però, una forte curiosità leggendo, tra le note biografiche, di alcuni live con brani in versione elettronico/acustica: da un lato per la mia personale impossibilità (data la distanza Siracusa-Milano) di assistere ad uno di questi concerti, dall’altro per l’impressione che “Imperfezioni” possa essere ancor più bello con più elettronica.”
Tratto da MEGAFONO.ORG